mercoledì 2 marzo 2011

NUOVO SUCCESSO PER IL BURNING TEAM


Un altro successo per i cugini friulani!
Alessandro Roncali e Roberto Monetti, guidati dal grande Marco Fabris, hanno conquistato l'oro al prestigioso evento Italiano ADCC (Abu Dabi Combat Club).
Complimenti da tutto il team Bora Nera!

S. MARCO


Domenica scorsa ero a Livorno per uno stage di arti marziali orientate alla difesa personale e, grazie all'interessamento di mio fratello Steven, istruttore presso alcuni reparti militari italiani, abbiamo avuto come ospiti alcuni componenti del Reggimento "S. Marco", che lavorano con lui.
Accompagnati da Daniele, ex "S. Marco" e attualmente in forze presso un altro reparto speciale dei Carabinieri, questi ragazzi si sono allenati con noi, specialmente "dopo" lo stage, condividendo tatami e cene di gruppo.
Nel pittoresco mondo delle arti marziali, pieno di sedicenti combattenti (ossia sfigati e complessati, degni delle cure di qualche volenteroso psicoterapeuta), fa sempre piacere incontrare persone aperte mentalmente, senza contaminazioni di federazione o di politica economica, alle quali piace lavorare duro e seriamente, e che non hanno problemi a toccare e a farsi toccare.
Se poi queste persone sono dei soldati addestrati, con esperienza operativa di spessore (spesso nonostante la giovane età), ma disposti a lavorare serenamente e senza spazio per le esaltazioni, allora l'esperienza di domenica assume un valore ancora più alto.
E se poi questi ragazzi sono pronti a condividere e a regalare a un bambino curioso lo stemma con il tricolore che hanno sulla manica (gesto compiuto davanti ai miei occhi), orgogliosi dell'uniforme che indossano e di quello che rappresenta, allora lavorare con loro diventa un onore, oltre che un piacere.
Tra tante ragioni per sentirsi imbarazzati per la nostra nazionalità, questi soldati rappresentano uno dei motivi per cui mi sento orgoglioso di essere italiano.
Grazie ragazzi!

venerdì 11 febbraio 2011

EVENTI FRIULANI



Il brazilian jiu jitsu è una realtà in continuo movimento in regione, e specialmente a Udine, sede del Burning Team capitanato dall'insegnante Marco Fabris.
Lo testimoniano le iniziative organizzate nel capoluogo friulano, che ottengono il duplice scopo di promuovere questa arte marziale da una parte, e di aumentare le conoscenze e il livello tecnico dall'altra.
Come sempre cerchiamo di dare il nostro contributo e di essere presenti.
E infatti ci siamo goduti sia la garetta triangolare Udine - Padova - Trieste, sia lo stage con il pluricampione Yuri Simoes.
Come sempre tecnica, sudore, impegno e divertimento hanno caratterizzato queste iniziative, insieme a tanta partecipazione dentro e fuori dal tatami.
Ringraziamo quindi Marco per aver organizzato questi appuntamenti, e anche gli amici del team Padowar e i cugini friulani per aver condiviso con noi queste esperienze.
Arrivederci al prossimo evento.

mercoledì 12 gennaio 2011

IL TEAM


Quando un gruppo di persone hanno affinità simili, normalmente si attirano e si aggregano fra loro...
Se queste persone condividono una passione come la nostra, ossia la lotta nella sua più ampia concezione, allora il gruppo diventa simile ad un branco: diventa un team.
Condividono fatica, dolore, sudore e gioie, si sostengono reciprocamente e sono pronti ad unirsi per aiutare un singolo elemento.
Entrare in questo team, a questo punto, diventa sempre più difficile, la selezione è sempre più dura, ma una volta accettati si è parte del gruppo.
Questo accade in natura, e naturalmente accade anche nel nostro branco.
In questo gruppo mi sento come in famiglia, e vedo che tutti loro si sentono liberi di esprimere se stessi, senza bisogno di indossare maschere di circostanza o di interpretare chissà quale ruolo socialmente richiesto.
Sono orgoglioso del mio team, vado fiero dei miei ragazzi e, grazie a loro, so che anche nei momenti più duri c'è un posto dove ritrovare le energie per ripartire con più forza:
sul tatami, fra i miei lottatori.

lunedì 27 dicembre 2010

TRAINING CON MARCO FABRIS


Dopo gli impegni agonistici di Milano, Marco Fabris è tornato da noi per le sue periodiche e graditissime visite (per quei pochissimi che ancora non sanno chi è: http://boranerajiujitsu.blogspot.com/2009/12/marco-fabris.html)
Tecniche efficaci, ottima didattica, lotte ad alto ritmo caratterizzano come sempre questi appuntamenti, indispensabili per la crescita tecnica e strutturale del team Bora Nera.
Infatti, grazie al coordinamento di Marco, abbiamo la fortuna di poter essere monitorati come praticanti, come lottatori e come istruttori, potendo puntare così ad una qualità costantemente in crescita.
La sua partecipazione, poi, alla cena natalizia del team ha completato pacevolmente la serata.
Il prossimo appuntamento è fissato per le lotte del 22 gennaio a Udine. Non mancheremo.
Intanto un caloroso "Grazie" all'insegnante e, soprattutto, amico Marco.

ANGOLO DELLO SFOGO


Inauguriamo un nuovo settore del blog, ossia "l'angolo dello sfogo".
Qui verranno postati notizie, riflessioni, episodi, video e quant'altro ci fa letteralmente girare le palle.

Iniziamo con la categoria che ci fa incazzare per antonomasia: gli sfigati esaltati...

DEDICATO...

... a tutti quelli che hanno praticato mille arti marziali e sono maestri di ciascuna;
... a quelli che diventano istruttori in un week end, o magari per posta;
... a quelli che "non reagire di scatto perchè il mio corpo superaddestrato reagisce da solo, e potrei farti molto male involontariamente!";
... a quelli che "non posso fare gare perchè sono addestrato a colpire solo i punti vitali, proibiti nelle competizioni";
... ai filosofi, che dietro la filosofia dell'essere equilibrati e non violenti (ma pronti a reagire, se provocati, come macchine da guerra, a loro dire) nascondono la vigliaccheria e la paura del confronto;
... ai maestri, sensei, sifu, guru e supermaster, che con tale scusa non vanno a conoscere e/o approfondire le altre arti marziali, però giudicandole o, peggio, denigrandole senza conoscerle, troppo alti nel loro ego per poter indossare una cintura bianca;
... a quelli che hanno sviluppato poteri mentali tali da poter leggere nella mente dell'avversario, o percependo le sue bellicose intenzioni, degni del migliore cavaliere jedi;
... a quegli istruttori che durante il corso picchiano i loro allievi, trattandoli come dei manichini, approfittando del rispetto verso l'insegnante che loro stessi hanno inculcato come strumento per inibire possibili reazioni, e che possono così usare il loro status per sembrare efficaci ma che, a tutti gli effetti, sono solo dei pagliacci complessati che sfogano sui poveri studenti le loro frustrazioni e insicurezze;
... a quelli che vedono nei loro allievi soltanto delle banconote, delle fonti di reddito da spremere, e non delle persone che si sono rivolte fiduciose a loro.

A tutta la fetta di umanità succitata, dal profondo del cuore...

... VAFFANCULO!!

mercoledì 8 dicembre 2010

SETTORE GIOVANILE




Eccoci al primo aggiornamento sui nostri lottatori in erba, pochi bambini, a dire il vero, ma abbastanza ragazzi, soprattutto nella fascia d'età delle scuole medie.
Dopo soli due mesi è veramente motivante vedere ragazzi che solo poco tempo prima vivevano gli imbarazzi tipici della loro età, confrontarsi adesso maschi con femmine, leggeri con pesanti, il tutto in estrema scioltezza e serenità.
Adesso sul tatami ci sono atleti che montano, rovesciano, passano la guardia e finalizzano con strangolamenti e chiavi articolari.

Attraverso un kimono, uno strumento efficace (il BJJ) e un metodo di insegnamento professionale, questi ragazzi hanno acquisito maggiori conoscenza e consapevolezza del loro corpo, nuove capacità tecniche, più coordinazione e flessibilità e maggiore spirito di squadra.
Sento di dare veramente un contributo positivo divulgando il jiu jitsu tra i giovani, ma devo dire che anche il loro impegno è una grande motivazione a fare sempre meglio.
Sono veramente fiero dei miei giovani lottatori.
Sono veramente dei ragazzi speciali!
Un forte abbraccio a tutti!