Ieri si è
tenuta la prima edizione del Trieste Jiu Jitsu Challenge, la gara organizzata
da noi di Bora Nera (se volete più informazioni sull’evento, vi rimando al mio
profilo di Facebook https://www.facebook.com/walter.friuli e alla pagina dell’evento).
Ci sarebbero molte cose da dire: è andata molto bene, abbiamo commesso (speriamo) pochi errori, la qualità era alta (tatami, segnapunti elettronici, microfoni per ogni postazione, arbitri internazionali, ecc..), ma sono tutte cose che troverete sui giornali che ne parleranno, e che puntualmente posteremo su facebook, alla pagina ufficiale dell’evento… Promozione!
Per carità, non che mi dispiaccia, anzi! Un evento vive e sopravvive principalmente di questi fattori: promozione, qualità, serietà e impegno.
La cosa che volevo sottolineare, invece, riguarda principalmente la regia della kermesse, che mi ha visto protagonista fin dalla sua concezione.
Ebbene, è veramente un lavoro intenso! Devi fare attenzione ad ogni dettaglio, controllare le spese, gestire persone, telefonate, mail, accordi, appuntamenti, incastri, corse, trasporti, supporto tecnologico, ambulanze, pulizie, allestimento e smantellamento, eventuali danni, assicurazioni, liste atleti, brackets, sito internet, televisione, radio, ecc…. e tutto questo mentre contemporaneamente lavori, ti alleni, ti occupi della tua famiglia e, se possibile, un minimo ti dedichi alla tua vita (ma veramente un minimo…).
Insomma: un parto!
Ma, alla fine, vedere il palazzetto con molti lottatori dentro, le aree di gara, l’allestimento di qualità e la squadra che lavora in modo serio, impegnato e motivato, sinceramente ti ripaga per tutto.
Ed è proprio alla squadra che dedico questo post.
E per squadra intendo principalmente (ma non solo), tutti i ragazzi del team Bora Nera: persone che gratuitamente hanno scelto di far avverare questo progetto insieme a me, mettendo mezzi, tempo, fatica ed energia a disposizione dell’evento.
E’ principalmente grazie a loro che ho potuto creare la competizione: se fossi stato da solo, il Trieste Challenge sarebbe stato solo un mucchio di idee su un pezzo di carta, in attesa di chissà quale ispirazione per poter nascere.
Solo chi era presente, o chi ha già organizzato una competizione in casa sua, sa cosa vuol dire andare a prendere tatami, materiale, caricare, scaricare, ecc. e sa che ci vuole una squadra competente e disponibile, che esegua istruzioni ma che contemporaneamente sia assertiva e attenta a correggere i tuoi errori, a fare proposte e rimediare agli imprevisti.
Io ho la fortuna di essere circondato da persone simili, e questa prima edizione della gara ne è una dimostrazione. Io ho parlato alla radio, io ho parlato alla televisione, io ho parlato con i giornalisti per gli articoli, io ero e sono il referente per un sacco di altre cose… Ma sarei disonesto se dicessi che IO ho il merito di questo appuntamento. In realtà il merito va condiviso con i miei meravigliosi ragazzi/collaboratori/allievi/amici/sostenitori e, soprattutto, membri del branco che si è formato negli anni: il Team Bora Nera, una seconda famiglia con la quale condividere lacrime, sudore e sangue, ma anche le soddisfazioni come la realizzazione del Trieste Challenge.
A loro va la mia gratitudine e il mio apprezzamento: grazie a voi sono accadute e potranno accadere molte cose.
Ma non solo il Team ha lavorato sodo con me per la riuscita della gara…
A parte i supporter, pochi ma di alta qualità, come il Comune di Trieste - Ufficio Sport, l’AVIS e la KORAL, il mio ringraziamento va anche a chi è stato protagonista della realizzazione della struttura (sito internet, aggiornamento delle scadenze, service tecnico, correzione e ottimizzazione delle liste-atleti, dei brackets, ecc…), e che con la sua competenza ha rimediato ad imprevisti (anche importanti) in tempo reale, consentendo così l’effettiva riuscita e messa in opera del Challenge: Massimo Maffione, mio amico da quasi 29 anni e da sempre collaboratore e riferimento (viste le sue molteplici esperienze) per la maggior parte delle iniziative che sono state realizzate.
Marco Fabris, mio insegnante, riferimento principale di Bora Nera e soprattutto amico, leader del Burning Team di Udine, che avendo girato il mondo a fare esperienza in questo settore ha contribuito con consigli ed intuizioni efficaci per la gara, alcune messe in opera subito, altre che verranno realizzate negli eventi futuri. Averlo vicino è fonte costante di ispirazione.
Marco Bancone, dello staff di Milanimal, l’Accademia di Milano diretta dal Maestro Andrea Baggio: un amico, un punto di riferimento per la nostra scuola e una persona con la quale condividiamo commenti, sfoghi e punti di vista. L’ho interpellato più volte per realizzare questa gara, e lui con pazienza e disponibilità è stato sempre pronto ad aiutarmi, sia attingendo alla sua esperienza, sia consultando Andrea Baggio, che approfitto per ringraziare (e che spero di vedere presto).
Federico Tisi, che ha appoggiato l’iniziativa attraverso il patrocinio della UIJJ, e che ha fatto convergere a Trieste molti membri del suo circuito. Gli standard pianificati insieme hanno reso la gara un appuntamento di alta qualità, e dato l’imprinting per le edizioni future.
Francesco Cardella e Marco Cernaz, che hanno messo a disposizione esperienza, conoscenze, contatti e strumenti che hanno dato all’evento un impatto mediatico senza precedenti: quotidiani, giornali, radio e televisione hanno promosso la gara in un modo che non mi sarei mai aspettato.
Il Maestro di Judo Renzo Conti, che oltre ad essere stato il mio primo insegnante di arti marziali (nel lontano 1976), è un amico e una persona squisita, e che non ha esitato un attimo ad offrirmi gratuitamente i suoi tatami per l’area “warm up” della gara. Oltre ad essere il nostro referente per la pratica dello judo (soprattutto per il settore giovanile), ha avuto sempre un pensiero e ha trovato ogni volta che poteva uno spazio per promuovere le nostre attività.
Ringrazio inoltre il Maestro di Judo Raffaele Toniolo, persona molto disponibile, per i suoi contatti per il noleggio del tatami.
E un grazie a Psycho, che si occupa dietro le quinte della struttura organizzativa e progettuale dell'Associazione: progetti, contributi, permessi, richieste, e tutto quello che concerne la regia sia di PowerLand sia dei progetti che costruiamo, e il Trieste Challenge era uno di questi.
In fine, un doveroso ringraziamento va alla mia famiglia...
Non è facile avere in casa il sottoscritto quando ha lavorato tutto il giorno, ha dormito un paio d'ore di notte, deve occuparsi di tutti i dettagli della regia della gara, deve andare in palestra per i corsi e poi ancora occuparsi delle faccende sul web.
Come marito e papà, per quel poco che ero a casa, o era come se non ci fossi, o se c'ero ero nervoso.
Insomma, un rompic....oni fastidioso!
Per questo la domenica (oggi) l'ho dedicata interamente al recupero e alla famiglia: sono sempre vicino a me e meritano un po' di serenita dopo un periodo di ritmi alti e di nervi tesi. Vi adoro.
W.