martedì 14 luglio 2009

Brazilian jiu jitsu e bambini







Mi è sempre piaciuto insegnare ai bambini, soprattutto perchè hanno la capacità di sorprendersi sempre, anche sulle cose per noi scontate, e perchè tutto viene tradotto al presente.

Inoltre, con la loro rappresentazione del mondo e degli avvenimenti, hanno la capacità di essere spesso illuminanti: ti fanno vedere le cose da un punto di vista nuovo, o spesso talmente assurdo da essere tremendamente reale e applicabile.

Sono molte le arti marziali che si prefiggono di rivolgersi ai bambini, e molto spesso gli insegnanti devono fare veramente una gran fatica per adattare discipline che non nascono per essere insegnate ai piccoli, allo scopo di poterle trasmettere.

Nel caso del jiu jitsu, invece, essendo un'arte lottatoria, ecco che per gli schemi motori, per la didattica, per il suo lato sportivo e quindi, e soprattutto, educativo, "l'arte soave" trova una naturale e spontanea collocazione didattica quasi tagliata su misura di bimbo.

Anche questo delicato ma piacevole settore del BJJ è stato toccato all'ultimo appuntamento del corso istruttori tenuto da Mestre Federico Tisi, il quale ha, all'interno del suo staff, una persona specializzata che si occupa dell'insegnamento ai bambini, il Prof Marco Giangiuliani, ed è lui che ha fornito i primi "rudimenti" del corso istruttori per l'approccio con i bambini.

Esattamente la settimana dopo il suddetto appuntamento, sono stato invitato a partecipare come educatore sportivo presso il centro estivo promosso dalla UISP (ente di promozione sportiva con il quale collaboriamo da anni).

Ovviamente ho provato subito a mettere in pratica quanto appreso e, applicando le poche ma veramente valide nozioni ricevute, ho avuto un riscontro veramente al di là di ogni più rosea previsione.

I ragazzi prima si sono manifestati in tutta la loro "virulenza", ma lasciandoli sfogare e accompagnandoli gradualmente agli esercizi, si sono prima calmati e poi entusiasmati al punto tale che alla fine tutti hanno lavorato con tale impegno e grinta, da stupire persino i loro insegnanti "fissi".

Si sono allenati, hanno imparato la monta e come si esce, e alla fine hanno perfino lottato, con rispetto ed educazione, accettando di vincere e di perdere, il tutto senza rinunciare al divertimento.

La lezione ha avuto un tale successo che, da unico appuntamento sperimentale si è passati ad altre tre date, e forse ne arriveranno altre.

Ho notato che il BJJ è un'arte che si presta ad essere insegnata ai bambini in modo veramente naturale, non serve modificare niente, se non il linguaggio e i contenuti educativi, ovviamente.

E a questo proposito che vi invito a leggervi un interessante "scritto", tratto dal sito del nostro Mestre (http://www.federicotisi.com/), dove si parla di lotta come strumento educativo e formativo.

Inoltre, andatevi a vedere anche questo: http://www.tribejiujitsu.com/ita/kidsprogram.php.

E' il programma per bambini che si svolge a Roma, presso la scuola Tribe, proprio con il Prof. Giangiuliani.

A settembre, convinto del contributo veramente importante che quest'arte marziale può dare ai bambini e ai ragazzi che la praticano, nascerà il primo corso per bambini e tutte le scuole di Trieste verranno contattate per eventuali colaborazioni.

Sarà impegnativo ma divertente, e ne vale veramente la pena.

Verrete aggiornati ad ogni progresso.

Restate in contatto.

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